By Silvio Pianigiani
Finalmente con amici e colleghi ho potuto partecipare alla 26° edizione di Benvenuto Brunello nell’ultimo dei quattro giorni dedicati all’anteprima di questa perla enologica Toscana.E con oggi si chiude il ciclo delle anteprime di Toscana. Oggi lunedì 19 febbraio, il nostro gallo ha cantato presto, dopo esserci riuniti tutti, abbiamo proseguito la nostra rotta verso Montalcino, servizi ottimizzati sin dall’arrivo, finalmente troviamo parcheggio sotto la Fortezza, che da li alla sede dove si svolge l’anteprima è vicinissimo e due passi fanno bene per chi non vuole attendere la navetta. Siamo entrati velocemente, senza code, anche perché essendo uno sciatore, agli impianti di risalita cerco di stare sempre all’esterno, per poter risalire più velocemente e cosi anche oggi ci siamo messi in fila all’esterno e ci siamo accreditati in maniera veramente rapida. Il Consorzio ha puntato ad avere più operatori all’interno provenienti dal settore collegato al mondo del vino, quindi numericamente molte meno persone rispetto a qualche anno fa.
In anteprima la vendemmia 2013 e la 2012 come tipologia Riserva, Rosso di Montalcino 2016, Sant’Antimo e Moscadello con 135 produttori presenti e un numero molto elevato di vini da degustare.
Ovviamente un giorno è veramente poco, quindi siamo riusciti a degustare abbastanza, ma purtroppo non ce l’abbiamo fatta ad andare ai banchi d’assaggio di ogni produttore presente. La 2013 annata abbastanza fresca e regolare rispetto alle ultime altre annate, ci ha presentato dei veri pezzi da novanta come si suol dire, ma anche i punteggi da potergli attribuire sono sicuramente superiori. Tutti i vini dell’annata 2013 ci sono sembrati molto ben equilibrati e molto godibili sin da adesso, tranne alcuni provenienti dalla parte nord-est che ci sembra opportuno attenderli ancora un po’ per la loro spalla fresca. Una conclusione finale: Il Brunello di Montalcino ci ha dimostrato che il Sangiovese, se interpretato bene, è un vino unico e straordinario che riscontra grande apprezzamento da parte di tutti i winelovers del mondo intero, come lo è stato anche per noi oggi.
Ovviamente un giorno è veramente poco, quindi siamo riusciti a degustare abbastanza, ma purtroppo non ce l’abbiamo fatta ad andare ai banchi d’assaggio di ogni produttore presente. La 2013 annata abbastanza fresca e regolare rispetto alle ultime altre annate, ci ha presentato dei veri pezzi da novanta come si suol dire, ma anche i punteggi da potergli attribuire sono sicuramente superiori. Tutti i vini dell’annata 2013 ci sono sembrati molto ben equilibrati e molto godibili sin da adesso, tranne alcuni provenienti dalla parte nord-est che ci sembra opportuno attenderli ancora un po’ per la loro spalla fresca. Una conclusione finale: Il Brunello di Montalcino ci ha dimostrato che il Sangiovese, se interpretato bene, è un vino unico e straordinario che riscontra grande apprezzamento da parte di tutti i winelovers del mondo intero, come lo è stato anche per noi oggi.
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