Cene al Poggio: il secondo appuntamento celebra l'olio EVO di territorio

 


CENE AL POGGIO: IL SECONDO APPUNTAMENTO CELEBRA L’OLIO EVO DI TERRITORIO

 
Venerdì 27 giugno a Poggio della Dogana la cucina di Mattia Borroni racconta la nuova produzione di oro verde dell’azienda di Brisighella e Castrocaro Terme
 
Prosegue la rassegna estiva Cene al Poggio, che unisce la cucina d’autore ai vini di Poggio della Dogana nella suggestiva sede sulle colline di Castrocaro Terme (FC). Dopo l’apertura all’insegna dell’incontro tra Asia e Romagna, il secondo appuntamento dal titolo Un mare d’olio si terrà venerdì 27 giugno alle ore 20.00
 
La serata sarà dedicata all’eccellenza della nuova produzione di olio EVO DOP di Poggio della Dogana, frutto degli uliveti radicati sulle colline di Brisighella. L’oro verde sarà protagonista di un percorso gastronomico ideato e realizzato in collaborazione con lo chef Mattia Borroni del rinomato Ristorante Alexander di Ravenna, che celebrerà la freschezza del mare e la ricchezza della terra scegliendo materie prime locali d’eccellenza. 
 
“Portare a tavola l’olio, il vino e la creatività di uno chef come Mattia significa mettere in dialogo la qualità e l’autenticità del territorio con l’originalità della sua cucina – commenta Aldo Rametta, co-titolare di Poggio della Dogana insieme al fratello Paolo –. Queste cene sono il nostro modo di raccontare una Romagna capace di innovare senza perdere il legame con le sue radici”.
 
La serata si aprirà con un aperitivo al tramonto tra i filari a base di Vindice Metodo Classico Pas Dosé Millesimato e da proposte finger food come Pane all’olio e olive taggiasche, sgombro alla brace e maionese alle alghe, Cozze gratinate al barbecue, pomodori e basilico e Peperone del Padron, aioli e paprica dolce
 
Il menù proseguirà a tavola con una Tartare di tonno dell’adriatico come se fosse una bruschetta al pomodoro seguita da un Risotto aglio, olio extra vergine d’oliva di Poggio della Dogana e peperoncino, vongole e guazzetto rosso di vongole, abbinate al Nubivago Romagna Trebbiano DOC.
 
Il secondo piatto, Spiedo di seppia alla mugnaia, lattuga alla brace e alloro, sarà accompagnato dal Belladama Romagna Albana Secco DOCG, mentre il dessert Plumcake all’olio EVO, basilico, lemon card, sorbetto al finocchio e anice sarà esaltato dal vino bianco da uve Albana stramature Dulcinea.
 
L’evento sarà ulteriormente impreziosito dall’allestimento a cura di Timida, concept store di Ravenna specializzato in abbigliamento, accessori e complementi d’arredo, che donerà un tocco contemporaneo e ricercato alla mise en place.
 
Le Cene al Poggio 2025 si concluderanno venerdì 18 luglio con il terzo e ultimo appuntamento, sempre in collaborazione con l’Alexander. Per informazioni e prenotazioni chiamare il numero 338 3360722 / 0544 212967 o scrivere ad angela.pastore@rdcpdd.com
 
Fonte: Ufficio stampa:
Anita Bonani | anita@studiocru.com | 351 4754085
Giulia Tirapelle | giulia@studiocru.com | 389 2373903
 
Poggio della Dogana | È il primo progetto enologico dei fratelli Aldo e Paolo Rametta, avviato nel 2017 a seguito dell’acquisizione di un podere in località Terra del Sole (Forlì-Cesena). I vigneti di Poggio della Dogana si estendono per un totale di 20 ettari su un territorio collinare tra Castrocaro Terme e Brisighella, tra i 180m e i 300m s.l.m. Nella rinomata località termale di Castrocaro Terme, i 9 ettari di vigna affondano le radici in un suolo di argille brune e ocra, ricco di elementi quali bromo, zolfo e calcio, e beneficiano delle brezze provenienti dalla costa adriatica. Gli 11 ettari di Brisighella, invece, vedono un terreno composto da suoli ocra calcarei, elemento di grande pregio che dona ai vini quell’allungo salino che ne decreta eleganza e qualità. Il nome dell’azienda è legato al luogo in cui ha sede, vale a dire il poggio su cui si ergeva la dogana di passaggio in corrispondenza dello storico confine, territoriale e culturale, tra la Romagna Pontificia e il Granducato di Toscana. La produzione vinicola di Poggio della Dogana è in regime biologico, certificato a livello europeo da Suolo e Salute, e pone al centro le varietà più rappresentative del territorio romagnolo: il rosso sangiovese, che qui ha la capacità di esprimersi con pari intensità di frutto ed eleganza, e la bianca albana, uva vinificata in purezza dall’azienda, nella raffinata versione secca o nell’originale da uve stramature.

 
 
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