Focus sul mercato ma anche sui negoziati del Trilogo relativi al Pacchetto vino, oggi al Consiglio nazionale di Unione italiana vini (Uiv). Secondo l’Osservatorio Uiv, la situazione dell’export verso i Paesi extra-Ue sta segnando una progressiva involuzione, con un calo a valore del 14% nel 3° trimestre e un cumulato nei primi 9 mesi di quest’anno sceso nel tendenziale a -5,7%. Si fa perciò ancor più decisivo lo stanziamento di risorse aggiuntive in dote a Agenzia Ice per la promozione da impegnare nella diversificazione dei mercati, in un percorso di crescita e di presenza i cui effetti si prospettano comunque nel lungo periodo. Anche per questo il Consiglio, in vista del Trilogo sul Pacchetto vino di domani a Bruxelles, confida nell’allungamento dei vincoli temporali della misura Ocm Promozione dagli attuali 3 a 10 anni consecutivi per le attività nei singoli Paesi-obiettivo. Sempre sul Pacchetto vino, Uiv ribadisce la propria contrarietà al finanziamento, al 100% e senza risorse aggiuntive, per gli espianti di vigneti. “L’Europarlamento – ha ricordato in Cda il segretario generale Uiv, Paolo Castelletti – ha proposto una possibile misura difensiva già adottata, senza successo, nel 2009 con un esborso comunitario di 1 miliardo di euro. Il rischio è quello di distrarre parte dei fondi da sempre destinati a sviluppo, promozione, investimenti e ristrutturazione”. In materia di dealcolati, il Consiglio auspica che il decreto interministeriale Masaf–Mef, in Ragioneria Generale dello Stato da circa 2 mesi, possa finalmente completare l’iter e mettere le imprese italiane nelle condizioni di competere ad armi pari con gli altri produttori europei, che stanno sfruttando un vantaggio ormai di 4 anni, da quando cioè è stato pubblicato il Regolamento Ue (dicembre 2021).
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